Artestoria
Mostra
Artisti
Poeti
Il percorso
Il curatore
Rassegna stampa

 

'45/'95
(olio)

Due masse pullulanti sotto un astro freddo si strappano e si allontanano l'una dall'altra: dopo cinquant'anni l'unione, la coesione e l'identità di aspirazioni sono di nuovo utopistiche. Il nostro tessuto sociale si sfalda e noi ci separiamo a velocità vertiginosa dal mondo di ieri.

 

 


Luigi Timoncini

Nato a Faenza (RA) nel 1928, vive e lavora a Milano. È stato vicino, agli inizi della carriera, al realismo esistenziale, ma col tempo la sua produzione si è orientata verso il simbolismo. Timoncini dipinge, prediligendo varie gamme di grigi, paesaggi urbani e periferici, desolati e scabri; interni con figure umane scarne e pervase dalla malinconia. Il tutto diviene metafora dell'inutilità di ogni illusione, anche se traspare a volte, nelle opere, uno spiraglio d'affetto.

Born near Ravenna in 1928, he lives and works In Milan. At the beginning of his career, he was near to the Existential Realism; still, as time passed, he has become more inclined to the Symbolism. He paints, selecting grey tones, urban and suburban landscapes, desolated and barren; interiors with meager human silhouettes, pervaded with melancholy: they are metaphors of the uselessness of every hope, even though a glimpse of affection appears, at times, on the pictures.