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Castello della Rancia: un grande Museo storico

Il Resto del Carlino - 7 gennaio 1998

La Provincia di Macerata che ha acquisito la collezione, frutto anche di donazioni, sta realizzando anche il catalogo della mostra, dal titolo Memorie: cinquant'anni dopo, che rimarrà permanentemente esposta al piano terreno dell'ala nord del Castello della Rancia. Il Comune di Tolentino, che ha aderito al progetto provinciale, provvede all'allestimento. Mostra e catalogo vengono curati dal prof. Carmine Iandoli, promotore e curatore della collezione d'arte e artista egli stesso.

L'idea di costituire un Museo storico era nata lo scorso anno dalla constatazione che il territorio maceratese, ricco di piccole raccolte museali di vario genere, è privo di un museo specifico che abbia l'obiettivo di una disamina dell'evoluzione storica della regione, dalla preistoria all'età moderna. La struttura si pone come primo obiettivo quello di fornire al visitatore un quadro dell'intera storia marchigiana, tenendo presenti le sue caratteristiche e facendo particolare riferimento, nella fase iniziale, a momenti significativi del periodo compreso tra l'età napoleonica e i nostri giorni. Il Museo si pone anche l'obiettivo di fungere da polo aggregante, con compiti di coordinamento per le attività museali della provincia, costituendo un "esempio pilota" per il costituendo sistema museale della provincia.

L'assessore provinciale alla Cultura, Filippo Mignini, ha previsto l'articolazione del Museo in 23 sezioni, corrispondenti ad altrettanti grandi temi, grazie ai quali sarà possibile studiare l'evoluzione storica delle Marche in maniera organica e completa: quella dedicata alla Resistenza, che si apre il 18 gennaio, è appunto una di queste sezioni. Sarà successivamente aperta quella dedicata all'età napoleonica. Al progetto complessivo del Museo sta lavorando un apposito comitato scientifico del quale fanno parte, oltre alla Provincia, il Comune di Tolentino, le tre Sovrintendenze interessate e un gruppo di professori universitari.