Artestoria
Mostra
Artisti
Poeti
Il percorso
Il curatore
Rassegna stampa

  Tremaglia e la mostra sulla Resistenza
Antifascista suo malgrado

L'Indipendente - anno V, n. 77, 5 luglio 1995

Quando si dice l'ironia della sorte! Oggi, alle 18.30, viene inaugurata a Palazzo Bagatti, in Via Santo Spirito 10, una mostra di opere ispirate alla resistenza, voluta, in occasione del cinquantesimo della liberazione, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia. E chi è adesso l'assessore regionale alla Cultura, e quindi il naturale anfitrione dell'evento? È Marco Tremaglia, giovane ma già autorevole esponente di Alleanza nazionale, della cui direzione nazionale fa parte. Così come, prima che il partito cambiasse nome, simbolo e riferimenti culturali, era stato dirigente del Fuan e membro del comitato centrale e della direzione nazionale del Msi. Per giunta, un figlio d'arte: suo padre è il più noto Mirko, una colonna del Movimento sociale - ora in An - con una lunghissima militanza alle spalle. Sicuramente Tremaglia non si sarebbe mai aspettato - e tanto meno augurato - di tenere a battesimo, in uno dei primi impegni del suo ruolo pubblico, una celebrazione dell'antifascismo. La cosa gli crea qualche imbarazzo? Il neoassessore, al quale bisogna riconoscere la dote dell'intelligenza, non cade nella provocazione. "No, non mi imbarazza più di tanto. Del resto è un'iniziativa del mio augusto predecessore", ironizza.

Ma fosse dipeso da lui, par di capire, difficilmente la mostra "Memorie: cinquant'anni dopo, 1945-95" avrebbe visto la luce. Non fosse altro perché poco compatibile con lo storico congresso di Fiuggi - quello della svolta del MSI - che si era proposto di consegnare alla storia i vari "ismi", fossero essi di destra o di sinistra. "Ma cosa c'entra Fiuggi con le mostre: bisogna arrivare al quarto livello di interpretazione per stabilire un nesso", minimizza Tremaglia.

Ad ogni buon conto, un po' seccato Tremaglia lo è, visto che ieri pomeriggio non aveva ancora deciso se essere presente all'inaugurazione, oppure no. "Non so se ci andrò: lasciamo un po' di suspense", ironizza ancora. "Avevo già programmato di dedicare la giornata al mio studio: se mancherò all'inaugurazione, sarà per ragioni organizzative. Ma non è affatto detto che non ci vada". Chi fosse curioso di sapere come finirà, vada oggi a Palazzo Bagatti: saprà se per Tremaglia sono più importanti i compiti del pubblico amministratore o le opinioni dell'uomo politico.

Sergio Pravettoni